lunedì 28 settembre 2015

Denti





Avrei voluto scrivere qualcosa di scherzoso o sexy a corollario di queste due foto appena fatte, ma...mentre scrivevo, sul treno mi si è seduta davanti una cinese che in tempo zero si è stravaccata sulla poltrona, ha messo i piedi sul posto davanti (senza scarpe) e non paga ha cominciato a ruttare come se fosse alle olimpiadi del rutto, senza che la sua conversazione telefonica con un amica subisse rallentamento, tra l'altro.
Incredibile, una  cassa toracica  da studiare approfonditamente.
E in effetti ad un certo punto mi è venuta pure la voglia di prendere dalla borsa il kit da squartatrice e aprirgliela quella rumorosa cassa toracica.
Io non riuscire mai a ruttare in quel modo e parlare contemporaneamente, ma voglio anche sperare che non sia una dote normale.
Cioè, le frasi dette con i rutti possono far ridere in una serata goliardica, ma...
Vi assicuro che è stata una scena surreale.
Alla fine, considerato che c' è un maledetto limite a tutto, le ho chiesto gentilmente di mettere i piedi giú e di ruttare pure, ma con un minimo di discrezione.
Giuro su Verdini che c'erano tutti i vetri dei finestrini incrinati.
E che cavolo.
Per i piedi mi ha esaudito, ma per i rutti è stata una battaglia persa.
Sono ancora sorda.

venerdì 25 settembre 2015

Soo, Jacques, lo scambio di coppia e amenitá varie

Ieri sera, mentre ero sul divano in modalitá Paolina Bonaparte con il tablet in grembo a leggere Addio mio dolce amore, la vita di Carlotta  imperatrice del Messico tra etichetta e follia di Maria Santini ( lo consiglio assolutamente ), e Soo a chattare con Jacques, improvvisamente...
"Jacques dice che sei una figa da urlo!" pausa e poi " se ti vedesse adesso non lo direbbe." e giú a sghignazzare.
Ovviamente, io che sono una signora, ho continuato a leggere, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
Ha continuato "Ma dici che vuole scoparti?"
Io sempre a leggere.
"Perchè  se uno dice che una è figa da urlo vuol dire che apprezza e quindi vuole scopare." insiste.
Io sempre a leggere.
"Forse gli è partito il trombo erotico da quella sera a Parigi...Madonna che serata. Non ci credo ancora adesso che abbiamo fatto quello che abbiamo fatto. Che storia!"
Io sempre a leggere.
"Incredibile. Se me lo avessero detto che avrei fatto un'esperienza simile non ci avrei creduto. Che eccitazione però. È stata proprio una cosa bella."
Io sempre a leggere.
"Ma comunque dice che sei una figa da urlo, e vuol dire che se ci ritroviamo di nuovo tutti nella stessa casa con le congiunzioni astrali giuste facciamo lo scambio di coppia?"
Io smetto di leggere, tolgo gli occhiali vintage a gatto con i brillantini e lo guardo.
"Scambio di coppia?" chiedo.
Lo scambio di coppia è una delle pochissime cose che a me, oltre a non attirare, mi raccapriccia proprio.
L'idea di scopare mentre il mio uomo mi guarda o semplicemente sa cosa sto facendo, mi svaporizza totalmente pure i proto ormoni, e conoscendo la gelosia viscerale di Soo la sua domanda mi stupisce un po', ma aspetto che dica la sua.
Che ne so, magari ha cambiato idea.
Magari dopo Parigi ha voglia di sperimentare.
Magari...boh.
Da questo lato sono sempre stata un ascoltatrice attenta con i miei compagni, perchè ho avuto la fortuna di avere un'educazione totalmente scevra dal connubio devastante sesso=peccato, anzi "spronandomi"a sperimentare in sicurezza tutto ciò che mi veniva in mente, e in quanto a fantasia manco quei depravati dei fratelli Grimm (per dire) mi battevano.
Soo non ha avuto questa fortuna, arriva da un educazione molto rigida piena di sovrastrutture da film horror, tanto che quando lo conobbi mi disse che lui la leccava solo alle donne che amava.
Le altre niente.
Eh? Cosa? Ma sei scemo? gli risposi in modo molto conigliettoso,  poi decisi di deprogrammarlo e oggi é ancora un po' pretino ma niente di drammatico.
Peró ci sono gusti soggettivi. Non a tutti piace il cioccolato. Non a tutti piace la pizza. Non a tutti piace vedere la propria donna scopare con altri e non a tutti piacciono un sacco di cose.
"Stai pensando ad uno scambio di coppia?" gli chiedo.
Non alzo mai paletti a prescindere,  anche se le cose non sono nelle mie corde.
Lui mi osserva. Ci pensa. Forse si immagina la scena.
Io a scopare con Jacques e lui con Eleonora. O chissá cosa la sua testa gli suggerisce.
Vedo che gli diventano gli occhi rotondi, chiaro sintomo di nervoso.
"Tu...vorresti?" rilancia la domanda.
Sa la mia posizione, ma probabilmente ha bisogno di sentirselo ripetere.
"No Soo, non lo vorrei. Non mi attira e mi mette a disagio solo l idea di farlo e di vedertelo fare. Credo che se dovesse succedere fra noi finirebbe, perchè sarebbe uno shock vederti trombare con qualcun altra."
I suoi occhi ridiventano a chicco di riso e sorride.
"Che paura mi hai fatto venire Carlotta...per un momento ho pensato che la cosa ti intrigasse e volessi sperimentare. " attimo di pausa e poi " al solo pensiero di vederti scopare con un altro mi è venuta la merda al cervello."
Gli vado vicino e lo sbaciucchio "Non preoccuparti amore grande, non succederá mai"
Ricambia baci e abbracci, poi si ferma. Mi fissa e "Nel senso che non scoperai con altri o nel senso che non scoperai con altri davanti a me?"
Gli infilo la lingua in bocca e una mano in mezzo alle gambe mentre rispondo " La seconda che hai detto. Occhio non vede, cuore non duole "
Mi ferma la mano, che intanto ha slacciato la cerniera e sta stringendo un bel cazzone duro poi, avvicinando la sua bocca alla mia, sussurra.
"Se ti becco ti trituro"
"Animale" sussurro di rimando mentre ricomincio a ravanare nelle parti basse.
"Guarda che non scherzo".
"Si si, ma triturami con qualcosa del prozio Hitoki, giusto per dare una nota orientale al massacro."
Ora ho suo fratello in mano. Durissimo.
"Smettila di toccarmi, tanto le tue arti da maga Circe non funzionano".
Fisso il cazzo bello pulsante "A me sembra che funzionino pure parecchio bene."
"Smettila e guardami. Tu non fai sesso nè davanti nè nascosta da me. Cioè. Non che non fai sesso in toto, con me si ovviamente, ma solo con me e..."
Ho smesso di ascoltarlo. Gli è partita la sindrome di Otello, fra poco comincerá a vaneggiare anche sugli Elohim ( non quello/i della bibbia ebraica e similari, ma proprio quelli venuti dallo spazio) che mi vogliono scopare a frotte e io che nel frattempo mi faccio, arbitro compreso, tutta la squadra di football americano della cittá, passando poi a quelle di provincia.
Quindi glielo prendo in bocca.
No. Non ciucciando solo la punta. Sono una persona seria.
Io.
Sui pompini non si scherza.
O si fanno come Dio comanda, o evitare con passi lunghi e ben distesi.
Nemmeno a vomito per quanto mi riguarda, e ringraziando Dio per la seconda volta, non ho trovato uomini che si eccitassero vedendomi  sul loro cazzo, con la faccia trasfigurata  e paonazza perdendo bave come un cane in iper salivazione.
Ma dicevo.
Gliel' ho preso in bocca. Prima in punta. Poi mentre lui si infervorava nei suoi deliri gelosi, glielo divorato tutto in un colpo, e risalendo gli ho fatto sentire i denti.
Si è zittito immediatamente, e subito dopo ,"Oh, Gesú."
E non era un' ovazione libidinosa alle mie arti fellatiane, ma una vera e propria preghiera.
Perchè ogni volta che sente i denti ha il terrore di essere evirato.
Manco fossi una squala. O una piranha. O una coccodrilla.
E giuro su al-Sisi che non ho mai ferito e/o evirato nessuno.
Con la bocca intendo, se  poi vogliamo parlare della mini sega rosa circolare che porto in borsetta, beh...nego tutto a prescindere e parlo solo in presenza del mio avvocato.
Però, il pompino con morso riesce sempre a fargli passare la sindrome schizofrenica da gelosia fantasy.

Forse dovrei brevettarlo.
Ma dite che dovrei fare bocchini al tipo che lavora all' ufficio brevetti?
No dai. Si vede che ho la boccuccia morsicatrice.


martedì 22 settembre 2015

La sorella, pazza, di Edward mani di forbici

Ieri, mentre ero con la mia amica a guardare Pechino express (si, mi piace), a sta estetista repressa viene in mente di farci una bella depilazione.
Ora. Non che non ne avessi bisogno alla patata, dopo mesi di pelo semi selvaggio per accontentare il camionista che alberga in Soo, ma ci sono modi e tempi.
E ieri sera non era nè il modo nè il tempo, però.
Lei si è messa di impegno. Millantando doti miracolose nella ceretta  brasiliana.
Io con i sudori freddi. Perchè la ceretta lí, è cosa delicata. E io me la faccio da sola almeno dal 1920, quando a Parigi  mi lanciavo in serate letterarie in qualche Bistrò, fermente di vita.
Nessuno e dico nessuno mi ha mai depilato la patata.
Nessuno.

Forse la Maria.
Forse il pieno di gelato al cioccolato fondente che mi ha messo in crisi tutto il sistema glicemico rendendomi craniolesa.
Insomma, non so come mi sono trovata stesa sul divano e lei sopra a guardare con aria assassina il mio boschetto delle fate.
Non so come ho potuto fidarmi di una che fa pompini solo ciucciando la punta e nemmeno da qualche morsetto sparso o si interessa ai testicoli sotto.
Cioè, converrete con me che una cosí non è affidabile, ma tant'è.
Mi sono fatta depilare e a metá dell opera, le ho tirato una testata finendola seppellendola sotto una colata di cera bollente rosa, al titanio.

Io. 
Non ho mai patito.
Cosí.
Tanto.
Il risultato lo si vede nella foto sotto dove la mia pelle sembra quella di una che ha il vaiolo.
O la peste, a vostra scelta.
E sembro pure bruciata.
Ho messo una crema antibiotica, e vediamo come va.
Che poi.
La cosa piú brutta è la depilazione a metá.
Maledizione a me e alle amiche schizofreniche.





Oggi c'è il sole (non è vero)



mercoledì 16 settembre 2015

Libri, libri e ancora libri

Forse sará la fine dell estate.
Forse sará che il compleanno (mio) si avvicina.
Forse sará che sto diventando davvero una fottutissima eremita sociopatica.
Non so.
È un periodo che di nuovo non amo la gente.
Non li sopporto proprio.
Non sopporto quello che dicono. Fanno.
E allora come una novella Leopardi, senza gobba però, mi immergo nella lettura.
Normalmente leggo una decina di libri l'anno, e tutti saggi. O storia. O politica.
Non amo i romanzi, mi annoiano abbastanza, ma in periodi come questo divento bulimica letteraria e in un mese faccio fuori 2/3 libri, letti contemporaneamente.
Non che abbia tutto sto tempo, ma non guardo televisione se non una manciata di programmi, e ho la lettura veloce.
Ammetto. Dono gran figata.
Soo ormai da qualche anno mi ha impedito di portare libri a casa.
Ne siamo invasi. E sono tutti miei. Che tengo come se fossi una accumulatrice seriale della carta stampata.
Se andiamo in giro non mi frega nulla di scarpe, vestiti e tutte quelle cose che in genere alle femminucce piacciono.
No.
Io sbavo davanti alle librerie.
Allora mi sono organizzata e sfogo la mia bulimia con gli e-book.
Uno scrittore che mi piace moltissimo leggere è Carmelo Abbate.
Sto leggendo Golgota e ve lo consiglio caldamente.
Nulla di quello che ha scritto mi ha stupito.
Quando ancora in Italia si negava lo scandalo dei preti pedofili, io giá facevo "comizi" sul fatto che giovanni paolo (il minuscolo è voluto e lui l'ho sempre considerato uno dei peggi) ne nascondeva a iosa in vaticano, non solo non facendo nulla ma proteggendo sti schifo che bruciassero tutti all'inferno.
Ricordo la difesa contro ogni logicitá dei cattolici con cui mi confrontato, che negavano anche l'innegabile in una presa di posizione da vomito.
Smetto di parlarne perchè mi viene ancora l'urto di nervi, alla luce poi del fatto che non solo il fenomeno era tristemente vero, ma ha assunto proporzioni bibliche, per restare in tema.
Quindi vi consiglio fortemente Golgota.
Lettura dura. Pesante. Soprattutto per chi ha dei figli e per chi ha la scintilla di vita sinaptica.
E poi voglio consigliarvi un altro libro, che invece è un romanzo.
E che stranamente mi è piaciuto moltissimo.
Non conoscevo l'autore e ringrazio chi me lo ha fatto conoscere.
Donato Carrisi.
Ho appena finito il tribunale delle anime.
Gran bel libro.
Ora sto decidendo che cosa leggere.
Di Golgota sono a circa metá libro, Donato Carrisi appena finito e sento l esigenza di qualcosa di leggero, per contro bilanciare Abbate, che ripeto è una lettura emotivamente impegnativa.
Credo che comincerò Olympos, di Giorgio Ieranò.
Sono circa 200 pagine, una passeggiata che  finirò in qualche giorno,  e parla degli dei dell'Olimpo ma non in chiave "storica", ma in maniera gossippara.
Ora basta.
Ho scattato foto anche degli altri libri, ma il mio adorato prezioso non me le carica.
Editerò stasera.
Scrivere di libri e non far vedere le copertine non è una roba seria.
E le altre foto non sono " censurate".
Perchè non si vive mica di sola lettura no?
O almeno.
Io.
Decisamente.
No.