mercoledì 9 dicembre 2015

Paura del diverso. (di nuovo la parte oscura)

Che ci volete fare.
Non ho voglia di fotografarmi.Troppo freddo e Soo non mi scalda, qquindi scrivo sul blog delle cattive, sotto l'ala protettrice di Proserpina.
Che tra l' altro stasera mi è successa una cosa raccapricciante!
Per ovvi motivi non ho l'account di Pensieri sullo smartphone ed entro nei blog avventurandomi nella terra di mezzo di internet, tra sentieri tortuosi, divini in agguato e spam assassino, e infine.
Non so perché prima ho deciso di entrarci dal browser, scrivendo:
Lettere dal congelatore, sicura che mi portasse subito sul blog delle cattive e invece...
Invece leggo di una donna che si è suicidata infilandosi nel congelatore, lasciando ai parenti lettere di addio strappa cuore.
Una storia tristissima al pari di La piccola vedetta lombarda, o quel film da incubi per secoli de L' ultima neve di primavera, senza contare La piccola fiammiferaia.
Molto bene, e dopo questa botta di vita, dopo avervi detto che voglio tenere la patata al caldo...mi trasferisco un po' dalla Proserpina.
Non so...è il mio momento pannelliano dei tempi d'oro.

E quindi, in attesa che la coniglietta che è in me si risvegli fra 100 anni e bla e bla...vi lascio alla parte oscura.

http://letteredalcongelatore.blogspot.it/2015/12/paura-del-diverso.html?m=1

lunedì 23 novembre 2015

Stamattina

Ho fatto un viaggio meraviglioso all'alba e ho avuto questo incantevole paesaggio che mi accompagnava, insieme ai miei adorati linkin park.
Peccato poi doversi chiudere dentro quattro mura.
Vabbè, nella prossima vita me ne scelgo uno ricchissimo che mi mantenga.
Anzi no.
Nella prossima vita vinco al super enalotto e ne scelgo un paio da mantenere.
Noi conigliette evolute ci manteniamo da sole.





mercoledì 18 novembre 2015

Mogli e buoi dei paesi tuoi. Quasi quasi...

Sono stata fortunata ad avere avuto genitori e famiglia tutta, che ragionavano contro corrente.
Non sono mai esistiti insegnamenti per soli uomini o insegnamenti per sole donne.
Io so cambiare una gomma esattamente come i miei fratelli, mentre loro sanno stirare esattamente come me (anzi, in verità io non stiro. Si è mai vista una coniglietta stirare? No. Ecco).
Da piccola, tutte le sere, mio padre mi leggeva a turnoTolkien, Asimov, Giulio Verne e altri autori che non ricordo, e anche qualche horror.
Solo più tardi scoprì che esistevano le favole e le principesse Disney, e me ne accorsi quando a carnevale tutte le bimbe si vestivano da Cenerentola, Biancaneve e cose così.
No. Mi sto perdendo. In effetti quello di cui volevo scrivere era il fatto che con il cazzo vissero felici e contenti tutti bacini e bacetti senza mai una lite cantando per boschi e parlando come dei pazzi a topi, gufi e ranocchianza varia che si trasforma in principe, magari pure super dotato anche se non ci è ddato sapere (a naso però, direi che in quanto ad attributi siamo piuttosto scarsini. L'unico vero maschio di tutto il panorama Disney è il gobbo di Notre Dame ).
E no belli.
La vita di coppia è un gioco di equilibrio che a volte diventa estenuante e bisogna che almeno uno dei due usi la testa.
Sono due giorni che con Soo siamo in guerra.
Lui è molto particolare, pure io lo sono, e le nostre differenze culturali a volte rendono le cose un filino difficili.
E non parlo del cibo orrendo che ogni tanto tenta di propinarmi e che io, da vera signorina educata e innamorata,  la maggior parte delle volte mangio con pure il sorriso sulle labbra.
O del fatto che la nostra camera da letto non ha un letto ma un futon a terra, cosa molto comoda perché non cadi di sotto ma se hai una gamba rotta...ecco. Non ti alzi più se non con l'aiuto dei pompieri. 
O che senta come un affronto personale il fatto che io usi le bacchette come sostegno delle mie orchidee e preferisca la forchetta per mangiare.
Ho anche imparato a giocare con la sua sessualità schizofrenica, che un giorno si eccita con le babbucce di pelo rosa e le mutande con i gatti, e il giorno dopo con me che faccio la casalinga e lui l'idraulico.
No, questa no. In effetti strippa quando metto i miei occhiali alla Gelmini e faccio la professoressina.
Insomma.
Una sana relazione da contorsionisti, dove entrambi abbiamo dovuto modificare e arrotondare, migliorando senza snaturarci.
Ma qualcosa sfugge sempre all'equilibrio perfetto. La famosa variabile impazzita.
Io sono una disordinata cronica, lui un fottuto perfettino che quando l ho conosciuto,  aveva pure le mutande stirate.
Negli anni sono diventata, solo per amore suo, leggermente più ordinata pretendendo però zone proibite, mentre lui (oltre ad avere imparato ad usare la stirella ed avere, ovviamente, rinunciato alle mutande stirate, in quanto lo ricordo. Io. Non. Stiro. Niente. A. Nessuno. A meno che non abbia le mani, a quel punto mi impietosisce e dietro pagamento di 10 euro al minuto, ecco qualcosa posso stirare)..) è diventato più tollerante ma...
Ci sono dei momenti che sembra un matto.
Tu arrivi a casa, ti togli il cappotto, appoggi il santino del Divino sul mobile dell'ingresso, 10 grammi di Maria dentro una busta trasparente, un paio di palline cinesi, poi vai a toglierti le scarpe, infili le ciabatte,  fai una doccia veloce e ti metti in tenuta casa e torni in ingresso per mettere a posto ciò che hai lasciato, al massimo mezzo ora prima, e ti accorgi che non c è più niente.
Niente Maria, niente palline cinesi, niente santino del Divino.
Niente.
Subito pensi di avere avuto un allucinazione e di aver solo immaginato di avere lasciato tutto li e quindi ravani nelle tasche del cappotto, ma sono vuote.
...
...
Allora ti viene in mente che vivi con un matto a corrente alternata con l ordine, che butta via tutto ciò che non riconosce come suo o che non è al posto giusto, ma pensi anche che sono secoli che discuti e ti incazzi come una iena con l altra maledetta metà del cielo di sto cazzo giallo, proprio perche butta via tutto, veloce come un raptor pure leggermente aggressivo quando glielo fai notare.
Cioè.
Sono arrivata a casa e questo mi ha buttato via tutto.
Negli anni ha buttato due porta cipria di argento del 700, perché erano inutili.
Ho perso il conto degli anelli che ha buttato. O della Maria. O delle mie scarpe.
Insomma. Da uccidere.
Ed è velocissimo appunto.
L'altra sera eravamo in cucina. Mi sono alzata, ho appoggiato un anello sul mobiletto vicino al lavandino, mi dava fastidio, ho aperto il frigo, preso l'acqua, girata per riprendere l anello e.
Sparito.
Già buttato nella spazzatura.
Ecco. Sono "esplosa".
Mi sono talmente irritata che gli ho detto che lo lasciavo perche di matti ne conosco già abbastanza senza doverci vivere insieme e nemmeno prendere l'accompagnamento.
Si è girato chiedendomi se avevo un altro.
Se non l'ho schiaffeggiato con il mio ventaglio rosa, è solo perché sono pacifista, ma giuro che la.voglia era tanta.
Gli ho sibilato di non permettersi mai più di dirmi una cosa del genere e di vergognarsi di averlo solo pensato e spostare l.attenzione su una cosa così era un tentativo maldestro di sfuggire alle proprie responsabilità che insultava pure i miei neuroni ( ho avuto un interpretazione da Oscar, che le grandi dive drammatiche del passato, al mio confronto...sciacquette)
Cavolo, e che cosa ha la mia roba, la peste vaiolosa?
Gli ho pure suggerito di farsi vedere da uno bravo, perché non è normale sta cosa.
Non voglio pensare che sia stronzo, meglio malato, perché almeno c'è una speranza di guarigione. Se sei stronzo invece.
Ecco. Stronzo rimani.
Morale della favola mi sono arrabbiata talmente tanto che l ho messo in black list sul cellulare e in casa gli rispondo a mono sillabi, nonostante lui sia tutto puccioso.
Ovviamente non ho mai pensato di lasciarlo (di ucciderlo si) ma evidentemente sono stata credibile quando l ho detto.
E questo è buono. Mai dare per scontato chi hai vicino.
Stamattina ha anche tentato un approccio sessuale.
Ero nuda sotto le coperte ancora nel.sonno profondo, quando sono stata svegliata da un cazzo duro appoggiato tra le  natiche e due mani che mi tenevano i fianchi.
Gli ho detto gentilmente di spostarsi e tornare nella sua parte di futon  se non voleva percepire la pensione di invalidità dal mese prossimo, e di lasciarmi dormire.
Ha opposto una debole resistenza, ma quando gli ho tirato una conigliettosa gomitata al fianco, ha esaudito prontamente la mia richiesta di essere lasciata in pace.
Fra un paio di giorni cederò per il bene della coppia, poi lo metto alla prova.
Se mi butta via qualcosa, giuro su Assad, che cominciò a stirare, usando lui come asse.
Perchè anche le conigliette, come le formiche, nel loro piccolo di incazzano.

E la mia favola preferita Disney, è la bella addormentata nel bosco.
Malefica è troppo figa. E anche le tre fate.

domenica 15 novembre 2015

Porno corsa

Stamattina  Soo  mi ha buttata giù dal letto all'alba dicendo.
-Forza racchietta, si va a correre, e poi colazione in pasticceria! -
...
...
...
Con uno sforzo di volontà  non umano, mi sono alzata e mentre lui faceva litri di caffè,  mi sono vestita.
Correre. Che palle. Io odio correre. Sono una maratoneta, non una corsista.
Adoro camminare. Lo faccio per ore. In montagna sembro uno stambecco, ma correre...
Però Soo era così entusiasta che mi sono detta. Ma si dai. L'amore è anche  questo, anche se devo ammettere che l'idea della colazione in pasticceria ha avuto un peso decisivo.
Usciamo e...nebbia.
-Non ci saranno mica gli zombi che vogliono mangiarci il cervello...- dico guardandomi preoccupata intorno, mentre cominciamo la corsa. E accidenti che freddo!
-Tranquilla Carlotta, tu saresti salva.-
Rido come una cretina e continuo a correre.
Corri che ti corri, ad un certo punto la nebbia sparisce e ho cominciato a sentire caldo, quindi mi sono tolta il giubbottino tecnico arrotolandolo in vita e ho continuato a sgambettare. 
Dopo un quarto d'ora, ci siamo accorti di tre tipi che correvano dietro di noi ormai da parecchio.
Soo mi ha dato una  rapida occhiata e  ha chiesto cortesemente di rimettermi il giubbotto. 
Non capivo la richiesta.
Ho caldo, perché dovrei rivestirmi? 
Poi ho capito.
Avevo la maglietta al contrario e quella sotto tutta slabbrata.
Davvero uno spettacolo inquietante.




Comunicazione di servizio (seria)

Non so perché, ma mi dimentico di avere anche un altro blog, gentilmente offerto da Fabrax, ovvero il blog delle cattive, da usare quando mi viene voglia di scrivere serio.
Perché su pensieri impuri, scrivere serio... Orrore degli orrori!!! Triplo orrore al cubo!!!
Qui deve essere tipo club dei coniglietti assatanati, dove si viene per due minuti di relax totale, dove io posso parlare in leggerezza di ciglia finte, pompini con morso, figa, infraculo leopardate, del divino, di storia secondo me e voi di cosa vi pare.
Insomma, non c'entra nulla Parigi, uomini picchiatori, razzismo, IslamVsCristianesimo.
Ma fosse solo quello.
Stavo pure pubblicando un post su Ermes Mattielli, e poco prima di farlo la fatina santa protettrice della conigliette in rosa ( mi spiace non posso rivelare la sua identità. É tipo nono segreto di Fatima che mai sarà detto) mi é apparsa, tirandomi in testa la bacchetta magica e buttandomi via la crema antirughe da un miliardo di dollari per punizione.
E poi, seria, mi ha intimato di collegare le sinapsi e smetterla.
Ha ragione!
Io sono per il vogliamoci bene tutti, soprattutto qui, dove le brutture del mondo devono rimanere fuori, per quanto scritto sopra.
Leggerezza.
Tanta.
Ricapitolando, che poi mi perdo, avrei voluto spostare il post su Parigi sul blog delle cattive, ma non si può perché perdere i commenti, quindi rimane li come una macchia indelebile sul mio curriculum rosa, ma giuro su Assad che quando voglio scrivere serio vado sul blog delle cattive.
Fabrax, però mi devi giurare che non metti foto ai miei post.
Se voglio farlo ci penso io.
Così anche il mio post sul signor Mattielli o meglio, come la vedo io, vedrà la luce, e con uomo in cammino potremmo "scannarci" in tranquillità.
Io naturalmente discuterò tirandogli fiori brillantinati addosso urlando "Nooooooo siamo tutti uguali! Una faccia una razza! Love love love! Adotta un profugo anche tu, ed dai! "

:)

sabato 14 novembre 2015

Parigi

Sono pacifista e mai ne faccio una questione di razza, ma piuttosto di ignoranza.
L' islam non è l' isis come il cristianesimo non è i vari Torquemada torturatori del fine vita per esempio.
Ma stamattina svegliandomi e sentendo cosa è di nuovo successo a Parigi...beh...
Far fuori Assad e buttare un atomica in tutta quella zona no?

venerdì 13 novembre 2015

Ancora per mastro de sade, il divino



Ciao adorato Divino,
sono costretta a scriverti sul mio blog perché mi censuri i messaggi, con scuse pirotecniche che manco un idiota totale potrebbe credere ma andiamo oltre, in quanto si sa, l'unico furbo sei tu, che apporti il tuo personale sapere pure su Wiki pedia, mica il corrierino  dei piccoli.  Per dire.
Non so perché ma ogni volta che scrivi qualcosa, io leggo minacce, non solo a Slove, ma a chiunque ti vada contro e sono minacce nemmeno tanto velate.
Minacce di mettere tutto in rete come se non lo avessi già fatto, salvo poi fotterti di paura e cancellare post.
Ricordo ancora il senso di disagio che mi ha invaso quando hai postato sul tuo blog un filmino di slove, nulla di porno, solo cose che lei ti aveva mandato ma che tu hai dato in pasto al grande mare magnum della rete.
Certo.
Il suo viso era oscurato e anche la voce contraffatta ma...era lei. Che parlava con te, in una cosa strettamente privata che tale avrebbe dovuto rimanere, e che una persona normale, pur ferita, non avrebbe mai dovuto divulgare.
E tu invece hai fatto, come uno stalker di bassa lega.
Hai continuato per mesi come una pesciaia da mercato isterica, a strillare e minacciare, postando video e cose sue.
Hai parlato della sua azienda. Della sua famiglia e vaffanculo la privacy.
Ti manca solo di avere postato nome e cognome, ma come scrivi tu, gran guru di internet,  con tutto quello che hai postato, non ci vuole il mago dei detective per arrivare a lei.
Sei caduto talmente in basso da far fatica a crederci e in qualche modo te ne sei accorto perché hai cancellato molto di quello che hai scritto, oltre a censurare i miei commenti ( e chissà quanti altri) millantando stronzate per nascondere il reale motivo.
Sei arrivato anche a scrivere che ti avevano rubato il Tablet e se in futuro sarebbero apparse in rete cose di slove, compreso nome e cognome...beh...mica era colpa tua, ma solo del ladro.
Ora improvvisamente tutto passa dalla sicurezza.
Grandi post sui buchi della rete e quanto altro.
Sai minacciando anche me per caso?
Io te lo scrivo qui.
Prega il tuo Dio Zen che nessuno provi a violare il mio account perché la prima denuncia che parte è a te.
A te, che in tempi non sospetti mi hai mandato una tua foto, con nome. Cognome e posto di lavoro.
Poi magari non sarai stato tu, ma intanto sei avvertito perché io non giro intorno alle cose.
Io non spreco troppe parole. Quando mi attaccano, agisco e non hai nessun tipo di informazione sulla mia persona.

Tu sei il drago e io una coniglietta brillantinata, ma esattamente come te, nessuno mi mette all'angolo, perché reagisco.
Troppo comodo fare il leone da tastiera, minacciando e poi ritrattando.
Non se la beve nessuno.
Ti diedi un consiglio, ovvero quello di smetterla di mettere in piazza le pezze ma niente.
Continui.
Continui a scrivere di cosa potrebbe capitare a chi ha un blog o semplicemente scrive in rete.
Sei uno stalker. Questo è.
E spero che ogni donna che passa dal blog, se ne renda conto.
Che si renda conto che se le cose non vanno come vuoi tu, sei capace di mettere in rete (come hai fatto, perché io ho visto) filmati di persone che si fidavano, che nulla sarebbe uscito.
Hai messo in rete cose personali di slove e questo è gravissimo.
Hai fatto davvero una porcata.
Oltre a minacciarla in ogni dove.
Fatti una canna divino, può farti solo bene.
Ogni post che scrivi, ti fa sprofondare sempre più nel ridicolo.
Oltre a catalogati come una persona pericolosissima.
Occhio donne, tra ladri di Tablet e buchi nella rete, le vostre sessioni con il mastro divino potrebbero essere messe in rete senza nessun riguardo.
Sei solo una becera pesciaia, altro che Master.
Dio che tristezza infinita.

P.s. scusami Divino adorato per eventuali refusi e magari un italiano non proprio perfetto, ma come sanno tutti scrivo solo da cellulare e questa pagina in particolare è scritta di getto, dopo avere letto l ennesimo tuo post di minacce.

Buona serata stalker.
perché questo sei.
fattene una ragione.
Altro che paladino delle donne.


Picchia la moglie per 24 anni. Il giudice: “Non c’è colpa”

Lo so, è un articolo stringato e non sono ancora riuscita ad andare a fondo ma non posso credere che la motivazione di "assoluzione" sia solo quella riportata.
Che ne pensate?

lunedì 9 novembre 2015

Orrore degli orrori!

Sono appena uscita dal pronto soccorso.
Mi hanno dato tre punti.
Tutta colpa di Soo.
Io lo amo tanto, ma quando fa lo scemo con le forbici, ho deciso di lasciarlo fare.
Che si tagli lui.
E non Vi racconto nemmeno come è successo se no mi incaz... hem...mi irrito di nuovo e lo soffoco con un cuscino.
Senza se e senza ma.
Sto stordito.


venerdì 6 novembre 2015

Fame

Arrivo a casa.
Stanca. 
Voglia di cibo e doccia.
Mi tolgo il cappotto, guardo verso la cucina dove Soo è alle prese con la pentola a pressione e altro pentolame che non capisco.
Nell' aria l' odore tipico dolciastro delle zuppe orientali.
-Che hai fatto per cena?- chiedo.
-Non te lo dico. Vatti a sedere.-
Mmm quanto è maschio alfa stasera.
Mi siedo con l' acquolina in bocca, non perché Soo sia particolarmente bravo in cucina ma. Ho. Fame.
Una fame che mi sbranerei pure lui. Crudo. Tipo carpaccio.
Mi siedo speranzosa sul divano e poco dopo arriva con una grande ciotola fumante.
La prendo.
La guardo.
La riguardo.
La guardo ancora perché... Non so...ha una consistenza strana...
Ci caccio dentro il cucchiaio e...non è brodo. O almeno. Si. Lo è ma.
Sembra bava. Ha un che di vischioso. E un colore che...
Prendo un qualcosa che sembra carota e la metto in bocca.
Mastico e poco dopo ho un bolo inenarrabile che non scende.
Bevo.
-Soo, scusa ma...che ci hai messo dentro?-
-Non ti piace?-
-...non saprei... Il gusto è neutro ma la consistenza di questa roba è...strana. -
-Mangia che ti fa bene. Noi orientali sembriamo sempre giovani grazie anche a queste zuppe.-
Guardo ancora la suddetta  zuppa e mi sembra che pure lei guardi me. E mi guarda con aria cattiva.
Botox  tutta la vita penso mentre continuo a sbirciare impaurita il piatto di bava.
La consistenza è troppo strana.  Non ho mai visto una roba cosí, e alimentarmente parlando, ho mangiato davvero di tutto.
Prendo un respiro e la tocco, sperando non mi morda o, peggio, mi trascini nel-mondo-di-sotto delle zuppe mannare.
Tiro fuori il dito e...si. È vischiosa. Molto vischiosa. E asciuga pure in fretta tanto che, nemmeno  due minuti, e ho l'indice completamente ricoperto di una cosa secca e giallastra, tipo vinavil quando me lo spalmavo sulle dita e poi toglievo la pellicola che si formava.
-Soo...mi riempirò di rughe ma sta roba non la mangio.-
Di secondo mi porta spinaci bolliti. Ottimo. Ho talmente fame che mi mangerei pure le rape crude.
Infilo in bocca il primo boccone e...
Crack!
Crack?
Si. Crack. Terra in bocca, a cucchiaiate.
-Soo, ma non li hai lavati gli spinaci?-
-Certo che li ho lavati!-
Guardo gli spinaci e mi accorgo che sono ancora a ciuffi, con tanto di radici.
-Soo, non voglio insistere ma non li hai lavati bene. Foglia a foglia bisogna pulirli e anche lungamente. Perché sono pieni di terra.-
Mi guarda come se dicessi la più grossa stronzata del mondo.
-Ma figurati.- risponde avventandosi sugli spinaci.
E...
Crack! - Ma cazzo! Sono immangiabili! Pieni di terra!- si incazza.
Ma va? Un genio proprio.
Quindi immangiabili,  esattamente come la zuppa di bava.
Lui, sentendosi in colpa, mi dice che mi preparerá due uova al tegamino con il tuorlo un po duro come piace a me.
Ringrazio sentitamente e aspetto i miei due super "uovi" che poco dopo arrivano ma...
Ma...
Mi viene da piangere. Ditemi che è uno scherzo.
Ditemi che non l ha fatto davvero.
E invece...
-Soo scusa ma...quella roba scura su cui galleggiano le uova al tegamino è...soia?-
-Si, è non dirmi che non mangi neppure quello!-
-...-
-Carlotta, stasera sei una peste.-

Uccidetelo.

Ora parliamo di cose serie.
La mia patata è tornata in forma.
Ecco le prove.



Altra cosa seria.
Visto che anche io ho un cervello, da domani basta nudo e  prima lezione di Storia. 
Comincio leggera.
Storia d'Europa e d'Italia dal 1870 al 1920.



AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
Che boccaloni che siete. 
Scherzavo sul cervello. E anche sulle lezioni di storia. 





giovedì 5 novembre 2015

mercoledì 4 novembre 2015

Un collo del piede bellissimo (Cit. la corte)

E tutta la serie.
Il tono blu non era voluto. 
Però se ci fossero state delle perle...
:)

Ma...è una mia impressione o mi si è smagrita  la patata?
Oddio...devo fare immediatamente un controllo.










Buongiorno


giovedì 29 ottobre 2015

Gelosia

Certo che ogni tanto voi uomini siete strani.
Non che non vi capisca, anzi, siete come me, menti semplici, dove il semplice non sta per stupido, ma se dite/dico no, esempio, è no, non un si mascherato.
Piuttosto basici diciamo.
Ma evidentemente la biologia e la differenza sessuale ogni tanto fa capolino e io mi ritrovo a guardare Soo e non capire.
Qualche sera fa siamo usciti con amici e, nel gruppo, c'era un tipo nuovo, che manco a farlo apposta era un insegnante di storia.
Per farla breve abbiamo cominciato a parlare io e lui degli Asburgo, e ovviamente la nostra conversazione è stata per una buona mezz'ora totalizzante in quanto gli altri non è che ci seguissero molto nei nostri meandri psico storici.
Ma comunque.
Soo si è incazzato.
Gli è partita la mina coreana gelosa. Quella che fa risorgere pure il prozio Hitoki e il trisnonno Godzilla e speriamo non Anthony il biondastro morto per una caduta da cavallo, primo fidanzato di Candy Candy. 
Mamma mia che personaggio sfigatissimo.
Ma comunque di nuovo.
Ha cominciato una filippica inenarrabile, lunga quanto Guerra e pace, continuandomi a chiedere se il professorino mi piaceva e bla bla.
Ora. Va bene tutto. Ma proprio tutto come dimostrato dal mio aplombe davanti a delle infraculo leopardate, però...
Senza nulla togliere a nessuno, i gusti sono gusti, ma...
Eugenio, il professore, era si incredibilmente affascinante in conversazione, un pozzo di sapere che mi ha accarezzata tutta...però...come dire...ecco...
Stendiamo un velo pietoso sul riporto incredibilmente lungo che manco nei film anni 70 e pure sulle sopracciglia folte da dove spuntavano peli più lunghi che sembravano setole, ma magari quei ciuffi li teneva per un gioco erotico che  noi comuni mortali non possiamo capire, però quando il mio sguardo ha incrociato le sue mani con TUTTE le unghie bordate di nero...ecco. Quello che si che ha bloccato sul nascere qualsiasi aborto di pensiero erotico, se mai ve ne fosse stato uno.
Ho tentato di spiegare a Soo tutto quanto sopra, considerato che mi conosce anche molto bene, ma niente.
Hiroshima in testa.
Mi ha pure accusata di civettare, quando sa benissimo che io civetto naturalmente, senza accorgermene. Con tutti. Uomini e donne. (No master)
Praticamente sono una coniglietta gatta morta naturale (giuro sempre su Putin).
Una specie di Frankenstein brillantinata.
Insomma. Sono due giorni che è con il muso.
Ammetto di avergli dato dello psicopatico e del codone di paglia, considerato che la sua mente basica gli suggerisce che per qualche oscuro motivo io gli renda le corna per vendetta (ma si può avere un pensiero più stupido?) , ma ammesso e non concesso che io lo tradisca in una sorta di legge del taglione della figa, almeno lo cerco pulito. E senza riporto di trenta centimetri. E setole impazzite sulle sopracciglia.
Perché se tanto mi da tanto uno così, dentro le mutande, ha gli scavi archeologici, e l' uccello ricoperto da smegma di varie ere.
Non ci vuole una coniglietta, ma un geologo.
E ribadisco che non capisco questa gelosia contro ogni fatto oggettivo.
Ma forse sono io, che non essendo gelosa,  boh...Misteri coreani.
Ho comprato una applicazione di foto e visto che la mia bocca piace, sperimento su quella.
Tra l'altro non le ho mai avute così carnose. 
Merito del nuovo burro di cacao al peperoncino.



sabato 24 ottobre 2015

Uomini da cassetto degli orrori

Ognuno di noi, e per noi intendo gente normale che ha potuto scopare non solo  moglie/marito/compagna e similari, ha nel cassetto degli orrori, qualche scopata che vorrebbe dimenticare, o anche qualche uomo.
Ne parlavo ieri con un mio amico con cui sono andata a scegliere delle scarpe per un matrimonio che ho a dicembre, e me ne sono tornate in mente due.
Tornate in mente perché le avevo rimosse alla grande, seppellite sotto una montagna di brillantini di piombo.
La prima fu con un uomo che mi eccitava solo a vederlo.
Avevo circa 28, 29 anni, single e sempre fuori casa per lavoro e lo conobbi  in uno dinquesti miei giri ed era...era...lui era piuttosto randagio.
Personalmente preferisco e ho sempre preferito, gli uomini curati, con modi eleganti e privi di quei comportamenti di pancia da vendicatore mascherato o similari, ma questo...
Tutto il contrario.
Una testa di capelli neri e ricci sempre incazzati, jeans strappati, scarponcini anti infortunistica anche per andare a cena, modi bruschi e tutto il repertorio che accompagna un soggetto così.
Ad un certo punto mi sono detta.
Ma si. Facciamolo strano e concupiamo l'animale.
Due giorni e capitolò.
Ovviamente misi subito in chiaro che non volevo un fidanzamento ma solo una sana e godurioso storia di sesso, quindi espletate le raccomandazioni di rito...
Casa sua.
E  ci andai in gran tenuta da guerra, con in testa un porno fantasy/brutal/horror,  con lui rozzo e animale che mi rivoltava come un calzino scopandomi alla pecorina con gran schiaffeggio di chiappe, come aperitivo. Giusto il buongiorno.
Mi immaginavo sedotta alle sue turpi voglie, mi immaginavo che dentro le mutande avesse il paradiso del sesso, mi immaginavo mondi incantanti con fiumi di orgasmi, pompini, cunnilingus, giri della morte e...
Arrivati in casa, nemmeno il tempo di chiudere la porta ed ero giá spiaccicata al muro con la sua lingua in bocca e Dio se baciava bene.
Tre secondi scarsi ed ero un lago.
Gli infilai la mano nei pantaloni e lui me la tolse.
Mi prese in braccio e molto neanderthal mi sbatté sul letto sussurrandomi sulle labbra.
- Torno subito.-
Io in paresi. Avevo una tale urgenza di lui e del suo cazzo che mi sentivo esplodere.
Lo vidi sparire dietro una porta, raccattai l'ultimo neurone funzionante e mi tolsi le scarpe. Poi la maglia e avevo appena iniziato a far scivolare la gonna alle caviglie quando lo sentí rientrare.
A quel punto ero pronta a tutto.
Ero pronta alla guerra dei mondi dei multi orgasmi.
Ero pronta a farmi strappare di dosso tutto lo strappabile.
Insomma. Io e una pornostar uguali.
Mi girai per godermi lo spettacolo, i miei occhi si allargarono su di lui come uno zoom e le mie sinapsi ebbero un corto circuito.
Lui si stagliava contro la porta.
Fiero. Fiero di lui e del suo corpo.
Mi guardava con un'espressione truce che diceva.
Ti spacco in ogni modo possibile, delicata Carlotta. Ti farò cose inenarrabili mai viste prima. Ti...
Ma io riuscivo a vedere solo i suoi slip leopardati infraculo.
Di raso. Pure leggermente luccicanti.
E procedeva verso di me con andatura lasciva. Massaggiandosi il pacco con aria...come dire...un po' gay. Quel pacco avvolto, lo ricordo, da infraculo leopardati.
Ripresami in qualche modo dallo shock, ho reinfilato la gonna. La maglia. Ho preso le mie cose e ho chiamato un taxi, millantando un improvvisa e virulenta gonorrea con punte di sifilide, e scappai letteralmente.
Alla fine, considerato che poverino, nei giorni seguenti mi sommergeva di inviti chiedendomi pure puccioso della mia salute, lo presi da parte e gli dissi tutto.
Per lui più che altro.
Cioè. Non puoi andare in giro con le infraculo leopardate.
No.
Non è accettabile.
Al rogo qualsiasi infraculo maschile.
P.s. il secondo uomo in un altro post.
Con i due neuroni che avete pure voi, lettori del mio blog, non voglio farvi stancare troppo.
E il mio, dopo tutto quanto scritto sopra, sta arrancando.

mercoledì 21 ottobre 2015

Ma voi...

Li guardate i porno?
Lo so. Domanda idiota e risposta scontata.
Cambio approccio.

Ma voi, quando guardate i porno, lo fate di nascosto dall'altra metà del cielo o insieme?
O magari non insieme ma, il fatto di guardarli, non è un segreto.
E già che ci sono...che tipo di porno preferite ?
Io li guardò, si. Da sola non con Soo e lui fa altrettanto, senza segreti.
Il porno non lo condividiamo per due motivi.
Il primo è che abbiamo gusti molto diversi e per entrambi la visione di un porno deve essere privata in genere.
La troviamo piùeccitante.

lunedì 19 ottobre 2015

Per Mastro de Sade il Divino ( Edit)

Avevo iniziato a scrivere una risposta al tuo commento capendo che non avevi capito tutto lo scambio, ma poi stava diventando troppo lungo e ho deciso di dedicarti la seconda pagina di questo blog.
La prima la vado a cercare e poi la linko,  così il cerchio si chiude.
Ecco. Trovata.
http://piccolipensierimpuri.blogspot.it/2013/10/precisazioni.html

Tua risposta

Mastro De Sade19 ottobre 2015 05:03

Bah, e tu seguiti a darmi del Di-vino... coca-cola, meglio!!
Dici che le incazzature dipendono dal testo-sterone e non dal testo-coglione che ti viene propinato dalla signora uterina di turno? Pare tipico femminile dire una cosa alle 12:00, alle 12:00:30" cambiare idea, alle 12:01':15" accusare chiunque passi di essere responsabili del tempo di m. Che gli fa girare le ovaie, che gli causa un gran mal di testa e che per finire, non gli fa cadere il vestito a pennello.
No. Non credo sinceramente sia un problema di testosterone. Noi uomini tendenzialmente abbiamo bisogno di poco, siamo degli ottimisti e cerchiamo di non farcele girare. Non l'hanno ancora inventato un reggi palle al contrario del reggiseno ed è una faticaccia andare in giro con dei cosi che ti ciondolano continuamente tra le gambe. Non sai mai eove metterli! :)
E si, grazie. Mi ci vuole un po di cazzeggio. :)



Pensa...la tua battuta sul di vino era talmente fine e  arguta che l'ho capita solo adesso.
Questo dimostra, se mai ce ne fosse bisogno e ti assicuro che non lo sentivo il bisogno, che proprio siamo su due pianeti diversi, come già ai tempi era lampante, quindi smetto di ironeggiare e ti parlo seriamente, o non ne usciamo fuori perché non capisci, e di fare Marta Flavi che ascolta le tue pene d'amore su furori uterina di altre...beh. Non ce la posso fare.
Perché già come ti scrissi in maniera chiara e cristallina molto tempo fa, non ho  nessun tipo di stima e/o simpatia per la figura di Mastro de Sade, come non ce  l 'ha Mastro per Carlotta.
E non capisco davvero perché tu senta il bisogno ogni tanto di incrociare la mia orbita, come se le cose scritte fossero dimenticate e improvvisamente io non sia più quella figa di legno, chiusa di testa, senza esperienza alcuna sui fatti del mondo e del sesso, isterica e pure noiosa, con un uomo a fianco ancora più chiuso di me e incapace di donarmi piacere come solo tu avresti potuto fare.
Ti ricordi Mastro i nostri primi contatti?
Lasciasti un commento scrivendo che si, ero figa ma vuota. Che a me e questo blog mancava qualcosa, ed eravamo attraenti ed eccitanti  come un congelatore.
Ti scrissi e cominciammo a chiacchierare. Eri pure simpatico e alla mano, nonostante sul blog fossi sempre incazzato con qualcuno o a dare dei "mentecatti mentali" alla quasi totalità della razza umana.
Ovviamente ti chiesi del tuo essere Master e pur non attirandomi  a livello sessuale la pratica, mi attirava a livello mentale.
Fosti gentile, fino a quando non ti accorgesti  (eppure ero stata chiara) che il mio interesse era solo accademico e con nessuna curiosità di provare tutte quelle cosucce da uomini duri che invece per te sono imprescindibili,  tipo sputi e pisciate in faccia, vomito sul cazzo,  elettrodi nella figa e via così, perché a quel punto mi invitasti a conoscerti nella realtà.
Ritornai  ai tuoi occhi un congelatore. Ma non solo.
Entrasti anche in una dimensione quasi esoterico psicologica,  in cui mi dicesti che appunto ero una persona paurosa, priva di esperienza sensuale,  chiusa di testa eccetera e che tu saresti  stato la persona giusta per liberarmi da tutte le mie paranoie sessuali, tipo volontariato ( e di questo ti ringrazio, in effetti ho sempre avuto problemi a trovare qualcuno che voglia scoparmi glaciale come sono)
Devo dire che ho cercato di penetrare  la tua scatola cranica e di arrivare alle sinapsi, senza fortuna, tentando di spiegarti che in effetti le mie esperienze le avevo fatte ben oltre l'adolescenza, che avevo sperimentato, che non chiudo mai porte e bla bla, ma che l'esperienza master slave proprio zero attrattiva.
Ci provasti ancora e ancora ad aprire la mia povera mente chiusa, mandandomi foto, articoli e tutto lo scibile masteriano.
Ma ottenni  l'effetto contrario, perché il tutto era arrivato a una sorta di Zelig, di circo Barnum, dove scoppiavo a ridere solo a vedere delle mollette da bucato senza contare la ridarella convulsa che mi prendeva usando uno sbattitore elettrico.
Tu mi sembravi sempre di più  una macchietta master.
E naturalmente, se l'attrattiva per te era già zero, dopo aver scoperto il tuo ingombrante egocentrismo, la tua quasi totale incapacità di ascoltare gli altri e le loro ragioni quando sono diverse dalle tue, e l'arroganza che hai (pure questa immotivata a mio avviso)nel pretendere di avere sempre e comunque ragione, hanno fatto scivolare nel sotto zero la mia voglia di comunicare con te.
E infatti mi sono ritirata nelle mie stanze del castello di ghiaccio, smettendo.
Ma tu non hai mollato.
E hai tirato in mezzo Soo, mio compagno, e questo non è permesso.
E' un azione da vili.

Sottolineo, ma credo sia evidente, che a parte mail e similari e una telefonata che feci io a Mastro perché insisteva che voleva sentire la mia voce perché aveva il forte sospetto io fossi uomo che lo perculava, non abbiamo mai avuto altri contatti al di fuori dell'area virtuale.

Dicevo.
Hai tirato in mezzo Soo.
E lì mi è partita la brocca, e scrissi la pagina sul blog.
Concludendo, ti ho rinfrescato quello che penso di te e perché lo penso, e tutta la mia vicinanza alla Signora del tuo commento che pur non seguendo le tue vicende in maniera assidua l'hai sputtanata talmente tanto che pure io me ne sono accorta ( ed è tutto dire visto che non mi accorgo mai di niente), dando prova di eleganza e spirito costruttivo soprattutto nel descriverti  nell'intera situazione come una povera vittima e  lei la "pazza" .

Ti regalo due consigli, anche se non verranno accettati.
Il primo.

Secondo me,  faresti migliore figura se la smettessi  con questa soap opera e se proprio la tua anima ferita non ce la  fa, portare questa parte della storia nel vostro privato.
Ma mi sa che non ce la fai, devi sempre dimostrare quanto hai ragione e fare i capricci.
il secondo riguarda i rapporti interpersonali.
Accendi i neuroni quando ti confronti con certe persone in maniera amicale, soprattutto quando di amicale non c'è nulla come in questo caso.
Ascolterei volentieri i tuoi tormentati tormenti d'amore provocati da uteri impazziti e ovaie serial killer (giuro sempre su Putin) ma...questo blog non è un bidone emotivo e gli ascoltatori non sono attenti.
Con il tuo Q.I. hai bisogno di una platea più vasta e fine.
Un ultima cosa.
Sono davvero incuriosita dal percorso mentale che ti ha portato di nuovo qui, visto quanto sopra dei nostri precedenti, perché dopo la famosa pagina del blog, e si parla di due anni fa almeno, mi hai contattato una volta per chiedermi se ero stata io a mandarti un invito o che so, non mi ricordo.
Ovviamente non sapevo manco di cosa stessi parlando e te lo scrissi.
Mi rispondesti e io no.
E ieri...miracolo.
Un tuo commento come se fossimo amichette.
Sono sincera, la cosa mi ha stupito alquanto, non ne trovo proprio il nesso logico.
Poi però mi è venuto in mente che ogni tanto passo dal tuo blog a leggere, e non mi sloggo per farlo ovviamente, e tu essendo un fissato di visite e robe simili avrai visto il mio Nick pensando che sotto sotto chi disprezza ama.
No Mastro. No.
Leggo perché  qualsiasi cosa tu scriva mi metti sempre di buon umore. Senza altro.
Quindi grazie.

Buona giornata Divino.
Bacini e baciotti conigliettosi





sabato 17 ottobre 2015

La figa l'hanno tutte

Si fa presto a dire la figa l'hanno tutte, mio caro anonimo.
È vero che un Rubens (quanto mi piace) è sempre un Rubens, ma ogni suo quadro è diverso.

Parto da un assunto universale.
La figa è bella.
A prescindere.
In qualsiasi stato sia.
Pelosa. Non pelosa. Cicciotta. Magra. Lunga. Chiusa. Sorridente. Con i denti. Avvelenata.Ricciuta.
Ce n' è per tutti i gusti.
Personalmente ho sempre preferito visivamente le fighe chiuse e timide.
Quella sottile striscia di carne, tutta avvoltolata su se stessa, con le piccole e grandi labbra così unite e magre e appiccicate alle pelvi che quasi non si vedono...e la sensazione pazzesca di infilarci la lingua per aprirle.
E aprirla.
Forse ho subito l'effetto imprinting di Erika e, successivamente, di Paola.
Erika appartiene alla mia addormentata adolescenza.
Era una rossa dai lunghi capelli lisci, il viso pieno di lentiggini e gli occhioni verdi.
Timidissima. Anche quando le dicevo ciao, dopo anni di scuola insieme, diventava viola.
Ero ipnotizzata da Erika.
Mi piacevano i suoi colori chiari, i suoi lineamenti fini, il modo in cui si muoveva sempre un po' circospetta e quando a ginnastica la vedevo nuda sotto la doccia non potevo fare a meno di guardare quella sua deliziosa patata rossa quasi senza peli.
Una patata timida come la sua portatrice.
Quasi non si vedeva.
Bellissima.
Con lei non successe mai nulla, ma dopo qualche anno un'altra femminuccia attirò le mie attenzioni.
Paola.
Completamente diversa da Erika.
Paola era vigorosa nei modi, capelli corti e biondo scuro, con una bocca piuttosto carnosa e un non so che sempre di sfida.
Non eravamo amiche,  frequentavamo solo lo stesso giro di persone e a parte qualche parola, il nulla.
Ma poi qualcuno decise di andare a vedere una mostra a Firenze irripetibile, ci organizzammo e facemmo un bel gruppo.
Con mia somma soddisfazione scoprì che anche lei aveva una patata deliziosa, di forma uguale a quella di Erika.
E con un sapore che...
Poi, dopo un altro paio di esperienze, scoprì che la mia dimensione era solo quella maschile.


Mi è venuta una curiosità. 
Tipo esperimento sociale.
Potrei chiedere ad altre gentili Blogger, di fotografare LA Rubens che hanno.
Solo quella.
Magari in cinque o sei, giusto per dare un idea del numero, postare le foto sul blog di ognuna senza dire chi sono le gentili pudenda e vedere se ci riconoscete.
E poi magari mettere in palio un premio a chi ne indovina di più. 

Io come premio metto le mie ciglia finte, quelle di piume nere lunghe tre centimetri, a massaggiare IL Rubens  del vincitore se vince un timido, se invece vince un testosteronico  gli do il privilegio di farsi ammanettare  da me e resistere a guardare otto ore di documentari sulla storia dei Gesuiti.







venerdì 16 ottobre 2015

Retata (No. Non mi hanno arrestata)

Che ne dite delle mie calze a rete?




Chiacchiere


Non avendo trovato, ancora, un libro degno del nome su Robert Kennedy mi sono lanciata su documentari storici soprattutto di Minoli e Mieli, che mi hanno chiarificato ancora di più la figura di Robert.
Ma poi, dopo tre ore di orgia  visiva e uditiva, nel pomeriggio la mia curiosità è virata sul Vietnam e di conseguenza... Cambogia.
E quel grandissimo faccia di merda di Polpot.
Non che non conoscessi questo infame personaggio spalleggiato da chiunque fuori dai confini cambogiani, alla fine è storia recente e se davvero c'è qualcuno che non sa chi sia stato, vi prego di non dirmelo o mi trasformo in coniglietta testa di cuoio e comincio a sparare ad altezza uomo, ma dicevo.
Non che non conoscessi la storia, ma di quella parte della storia, quella che ognuno di noi ricorda al volo facendo tabula rasa del bordello indocinese intorno, è la guerra del Vietnam, non quello che è successo dopo in quei luoghi, e mi  sono accorta che non ricordavo nemmeno dove fosse morto Polpot e cosa ancora più grave, nei miei ricordi lo avevo bollato come un comunistaccio esagitato e sanguinario come tutti i dittatori di qualsiasi schieramento politico.
E invece sbagliavo. Non era quello. Era peggio.
Un pazzo sadico, pieno di fisse e paranoie che fino alla fine ha difeso il suo operato, con un candore da vecchio da fare quasi tenerezza.
Che poi gli orientali hanno un viso gentile che dona pace e tranquillità.
E anche lui.
Un fragile anziano dalla pelle priva di rughe, praticamente cieco e...
Speriamo che la giustizia divina arrivi dove non siete arrivati voi umani, sennò davvero.
C' è da arrabbiarsi.
Pure per il suo numero due. Ha patteggiato e voilá.
Intonso. E soprattutto completamente dimenticato.
Ha avuto il diritto all'oblio senza nemmeno scomodare google.
Incredibile.

Dopo essermi vista altri due documentari sulla Cambogia, sono entrata in un girone infernale che è continuato con l' altro mostro Ho Chi Minh, e non so come sono approdata in Ruanda.
Soo, tornato a casa mi ha fissata qualche istante, ha scrollato la testa riconoscendo la mia famosa patologia dell'informazione a scatole cinesi con percorsi multipli e  (quando sono in questo stato, bisogna lasciarmi stare, finchè la stanchezza mi vince) si è soltanto assicurato che tutti i coltelli fossero sotto chiave, avendo paura che lo scambiassi nel mio delirio per un khmer rosso.( come se non sapesse del mio kit da perfetta squartatrice  in borsa. Adoro le lame)

Dio santo.

Non volevo scrivere tutta questa roba sopra, ma solo che dopo un overdose di cadaveri, massacri e brutture, mi sono lobotomizzata su un programma che non avevo mai visto .
La rivincita degli ex.
Ora.
Ma è veramente...veramente...
Non so trovare le parole per descriverlo. Davvero.
Soprattutto non so trovare le parole per descrivere me, che sto guardando questa roba e mi incuriosisce pure.
Mmm
Però è un programma tipico da conigliette.
Ovvio che lo guardi.
Anche io mi faccio delle domande davvero stupide.
Che guarda una coniglietta?
La rivincita degli ex, ovvio.

Che qualcuno mi stacchi dal divano per favore, o fra poco mi metto pure a guardare la D'Urso..

P.s. gradirei anche un pacchetto di fazzoletti di carta al mentolo, che mi devo soffiare il naso due volte al minuto se no mocciolo dappertutto.
Certo...a qualcuno potrebbe piacere il moccio sul cazzo, alla fine qui vale tutto ma...non per me.
Sono all'antica sullo scambio di fluidi.
Non rinuncerei mai, al buon vecchio sperma, nemmeno per tutti i vibratori del mondo.

Questa non volevo pubblicarla, ma ho cambiato idea.
mi piace la schiena


mercoledì 14 ottobre 2015

Ma che noia!

Possibile che Robert Kennedy abbia colpito così poco noi italiani?
Da qualche giorno spulcio tutto lo scibile libristico per trovare qualcosa su Bob e a parte una raccolta di suoi discorsi e vari scritti sempre in abbinamento con la Monroe...
Niente. Il nulla cosmico alla Giovanardi quando parla di gay e droghe.
Sul fratello invece di tutto e di più.
Ma lui non mi interessa. Io voglio Bob.
E trovo solo roba in lingua originale,  che anche no.
Ho anche pensato di rivolgermi al signor Bisiach, pregandolo di scriverla lui questa benedetta biografia, ma poi ho pensato che a 88 anni avrà pure gli affari suoi a cui pensare.
Non è che tra voi maniaci, guardoni, master, slave, amanti del cazzo e/o patata eccetera, avete qualche titolo su Robert Kennedy da suggerirmi?
Magari è la volta buona che imparo a leggere.
Chissà.

martedì 13 ottobre 2015

Coniglietta malata e in mistica letteraria

Complice la bronchite e la bulimia letteraria che mi ha colpito in questi mesi, sto leggendo un sacco.
Di default vampirizzo almeno un libro al mese, ma quando mi pigliano questi momenti divento una macchina da guerra della lettura e non è insolito trovarmi in mezzo alla strada a leggere pure gli scontrini. O i biglietti del bus. Tipo drogata della parola scritta.

Ho finito da qualche giorno " I Kennedy,  la dinastia che ha segnato un secolo" di Gianni Bisiach, un tomo di 400 pagine e passa.
Non so perché proprio i Kennedy,  non mi hanno mai incuriosita nonostante avessero tutti gli ingredienti per farlo.
Potere. Donne. Mafia. Servizi segreti. Storia politica. Morte.
Eppure niente. Li ho sempre letti a margine di altri personaggi, come Marilyn Monroe o Sinatra o quando leggevo  saggi sulla mafia americana.
Sia come sia, ho comprato l' ebook e ho cominciato.
Le prime 100 pagine ho fatto fatica.
La scrittura di Bisiach mi sembrava lenta. Accademica. Monocorde.
E poi annusavo  una specie di benevolenza verso i Kennedy, cosa che era in contrasto con ciò che provavo io, e mi infastidiva leggermente.
Ma ho continuato  e il libro ha preso vita.
Bisiach mi ha accompagnata, con un linguaggio meno accademico, dentro la famiglia Kennedy,  non quella personale ma quella politica.
Entra ed esce nelle varie vicende che si dipanano  in quegli anni, per niente semplici tra guerra fredda, mafia  e comunismo, facendo capire in modo immediato il clima del tempo e sembra proprio di essere lì, a fare il guardone  storico sperando che la CIA del tempo, non ti becchi.
Le persone di cui parla sono moltissime ma non  fa mai perdere il filo degli eventi,  è molto bravo a guidare il lettore nel labirinto storico dei mille nomi e intrecci tra politica, servizi segreti e mafia, senza avere una crisi isterica portata dal non capire chi uccide chi, chi complotto con chi, passando ovviamente per chi scopa con chi.
La sensazione che Bisiach fosse pro Kennedy è mutata.  Non che non lo sia ( a mio parere), ma è più un pro politico,  e sotto questa luce non si può che dargli ragione.

Bisiach poi, mi ha fatto conoscere oltre lo stereotipo, la figura di Robert Kennedy, Bob, che conoscevo poco.
Ed è stata una rivelazione.
Ne sono stata rapita e affascinata. Travolta direi, tanto che ora andrò in caccia di qualche libro che parli solo di lui.
Cartaceo però. Bob Kennedy merita una lettura fisica.
Merita pagine sfogliate e odore di carta.
Merita il rapporto carnale del libro vero, la perfezione che un ebook non potrà mai dare.

Concludendo:
Consiglio questo libro?
Si. Decisamente. Ma non sotto l'ombrellone o in relax, perché impegna le sinapsi e bisogna seguire bene cosa scrive Bisiach o ci si perde nel marasma di nomi e date e capita che improvvisamente ti accorgi di non capire come sei finito a leggere della disfatta della baia dei porci, quando un secondo prima (giuro su Putin come al solito....prima o poi i miei spergiuri colpiranno...) stavi leggendo che il primogenito del futuro clan, il prescelto per entrare in politica secondo i piani di Kennedy senior, era stato ucciso in guerra.
Insomma, senza attenzione ci si perde.
Ora andrò a farmi un infuso alla menta.
Mi sento tisica come Mimi, quella sfigatissima donna della Bohème.

Io odio l'opera lirica.

Ma parlando di cose serie.
Ho freddissimo.



giovedì 8 ottobre 2015

Molto...come dire...

Rosa.
Si. Molto rosa. E molto psichedelico.
Il tempo dell'io, es e roba varia é passato.
Voglio che la mia conigliettositá  sia immediatamente visibile.
Voglio essere assalita da un branco di lupi famelici che mi spolpano  viva e facciano di me un corpo vibrante di tutto, giudicando un valore le ciglia finte e non quanti libri uno legge.
Voglio...voglio...oddio. Non mi ricordo.
Lo sapevo che dovevo prendere appunti dalle interviste di Pamela Anderson, ci sono delle chicche conigliettose  che nemmeno se ci pensassi 200 anni mi verrebbero in mente.


Ogni tanto mi chiedo se tra i miei lettori c'è qualche poliziotto. Carabiniere. Cia. Fbi.  Insomma, gente  di legge.
Oddio mi arresteranno  per droga!

Giuro come al solito su Putin (prima o poi i miei spergiuri  avranno un effetto, cavolo. Sto giurando su di lui le peggio cose...) che non mi canno e se mai l ho fatto la colpa é di Lamiete.
Mi ha drogata con l'aceto balsamico e poi mi ha costretto a farmi una pista di cannella (sul suo pippi) e poi mi ha fatto fumare menta del deserto.
Arrestatelo,  é un bruto!



Vi piace la nuova veste del Blog?

domenica 4 ottobre 2015

Domenica foto story horror

Quasi guarita, e pronta per ridiventare "normale"
Patata blu extraterrestre. 
Relax, alla faccia di tutto quello che avevo da fare.

lunedì 28 settembre 2015

Denti





Avrei voluto scrivere qualcosa di scherzoso o sexy a corollario di queste due foto appena fatte, ma...mentre scrivevo, sul treno mi si è seduta davanti una cinese che in tempo zero si è stravaccata sulla poltrona, ha messo i piedi sul posto davanti (senza scarpe) e non paga ha cominciato a ruttare come se fosse alle olimpiadi del rutto, senza che la sua conversazione telefonica con un amica subisse rallentamento, tra l'altro.
Incredibile, una  cassa toracica  da studiare approfonditamente.
E in effetti ad un certo punto mi è venuta pure la voglia di prendere dalla borsa il kit da squartatrice e aprirgliela quella rumorosa cassa toracica.
Io non riuscire mai a ruttare in quel modo e parlare contemporaneamente, ma voglio anche sperare che non sia una dote normale.
Cioè, le frasi dette con i rutti possono far ridere in una serata goliardica, ma...
Vi assicuro che è stata una scena surreale.
Alla fine, considerato che c' è un maledetto limite a tutto, le ho chiesto gentilmente di mettere i piedi giú e di ruttare pure, ma con un minimo di discrezione.
Giuro su Verdini che c'erano tutti i vetri dei finestrini incrinati.
E che cavolo.
Per i piedi mi ha esaudito, ma per i rutti è stata una battaglia persa.
Sono ancora sorda.

venerdì 25 settembre 2015

Soo, Jacques, lo scambio di coppia e amenitá varie

Ieri sera, mentre ero sul divano in modalitá Paolina Bonaparte con il tablet in grembo a leggere Addio mio dolce amore, la vita di Carlotta  imperatrice del Messico tra etichetta e follia di Maria Santini ( lo consiglio assolutamente ), e Soo a chattare con Jacques, improvvisamente...
"Jacques dice che sei una figa da urlo!" pausa e poi " se ti vedesse adesso non lo direbbe." e giú a sghignazzare.
Ovviamente, io che sono una signora, ho continuato a leggere, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
Ha continuato "Ma dici che vuole scoparti?"
Io sempre a leggere.
"Perchè  se uno dice che una è figa da urlo vuol dire che apprezza e quindi vuole scopare." insiste.
Io sempre a leggere.
"Forse gli è partito il trombo erotico da quella sera a Parigi...Madonna che serata. Non ci credo ancora adesso che abbiamo fatto quello che abbiamo fatto. Che storia!"
Io sempre a leggere.
"Incredibile. Se me lo avessero detto che avrei fatto un'esperienza simile non ci avrei creduto. Che eccitazione però. È stata proprio una cosa bella."
Io sempre a leggere.
"Ma comunque dice che sei una figa da urlo, e vuol dire che se ci ritroviamo di nuovo tutti nella stessa casa con le congiunzioni astrali giuste facciamo lo scambio di coppia?"
Io smetto di leggere, tolgo gli occhiali vintage a gatto con i brillantini e lo guardo.
"Scambio di coppia?" chiedo.
Lo scambio di coppia è una delle pochissime cose che a me, oltre a non attirare, mi raccapriccia proprio.
L'idea di scopare mentre il mio uomo mi guarda o semplicemente sa cosa sto facendo, mi svaporizza totalmente pure i proto ormoni, e conoscendo la gelosia viscerale di Soo la sua domanda mi stupisce un po', ma aspetto che dica la sua.
Che ne so, magari ha cambiato idea.
Magari dopo Parigi ha voglia di sperimentare.
Magari...boh.
Da questo lato sono sempre stata un ascoltatrice attenta con i miei compagni, perchè ho avuto la fortuna di avere un'educazione totalmente scevra dal connubio devastante sesso=peccato, anzi "spronandomi"a sperimentare in sicurezza tutto ciò che mi veniva in mente, e in quanto a fantasia manco quei depravati dei fratelli Grimm (per dire) mi battevano.
Soo non ha avuto questa fortuna, arriva da un educazione molto rigida piena di sovrastrutture da film horror, tanto che quando lo conobbi mi disse che lui la leccava solo alle donne che amava.
Le altre niente.
Eh? Cosa? Ma sei scemo? gli risposi in modo molto conigliettoso,  poi decisi di deprogrammarlo e oggi é ancora un po' pretino ma niente di drammatico.
Peró ci sono gusti soggettivi. Non a tutti piace il cioccolato. Non a tutti piace la pizza. Non a tutti piace vedere la propria donna scopare con altri e non a tutti piacciono un sacco di cose.
"Stai pensando ad uno scambio di coppia?" gli chiedo.
Non alzo mai paletti a prescindere,  anche se le cose non sono nelle mie corde.
Lui mi osserva. Ci pensa. Forse si immagina la scena.
Io a scopare con Jacques e lui con Eleonora. O chissá cosa la sua testa gli suggerisce.
Vedo che gli diventano gli occhi rotondi, chiaro sintomo di nervoso.
"Tu...vorresti?" rilancia la domanda.
Sa la mia posizione, ma probabilmente ha bisogno di sentirselo ripetere.
"No Soo, non lo vorrei. Non mi attira e mi mette a disagio solo l idea di farlo e di vedertelo fare. Credo che se dovesse succedere fra noi finirebbe, perchè sarebbe uno shock vederti trombare con qualcun altra."
I suoi occhi ridiventano a chicco di riso e sorride.
"Che paura mi hai fatto venire Carlotta...per un momento ho pensato che la cosa ti intrigasse e volessi sperimentare. " attimo di pausa e poi " al solo pensiero di vederti scopare con un altro mi è venuta la merda al cervello."
Gli vado vicino e lo sbaciucchio "Non preoccuparti amore grande, non succederá mai"
Ricambia baci e abbracci, poi si ferma. Mi fissa e "Nel senso che non scoperai con altri o nel senso che non scoperai con altri davanti a me?"
Gli infilo la lingua in bocca e una mano in mezzo alle gambe mentre rispondo " La seconda che hai detto. Occhio non vede, cuore non duole "
Mi ferma la mano, che intanto ha slacciato la cerniera e sta stringendo un bel cazzone duro poi, avvicinando la sua bocca alla mia, sussurra.
"Se ti becco ti trituro"
"Animale" sussurro di rimando mentre ricomincio a ravanare nelle parti basse.
"Guarda che non scherzo".
"Si si, ma triturami con qualcosa del prozio Hitoki, giusto per dare una nota orientale al massacro."
Ora ho suo fratello in mano. Durissimo.
"Smettila di toccarmi, tanto le tue arti da maga Circe non funzionano".
Fisso il cazzo bello pulsante "A me sembra che funzionino pure parecchio bene."
"Smettila e guardami. Tu non fai sesso nè davanti nè nascosta da me. Cioè. Non che non fai sesso in toto, con me si ovviamente, ma solo con me e..."
Ho smesso di ascoltarlo. Gli è partita la sindrome di Otello, fra poco comincerá a vaneggiare anche sugli Elohim ( non quello/i della bibbia ebraica e similari, ma proprio quelli venuti dallo spazio) che mi vogliono scopare a frotte e io che nel frattempo mi faccio, arbitro compreso, tutta la squadra di football americano della cittá, passando poi a quelle di provincia.
Quindi glielo prendo in bocca.
No. Non ciucciando solo la punta. Sono una persona seria.
Io.
Sui pompini non si scherza.
O si fanno come Dio comanda, o evitare con passi lunghi e ben distesi.
Nemmeno a vomito per quanto mi riguarda, e ringraziando Dio per la seconda volta, non ho trovato uomini che si eccitassero vedendomi  sul loro cazzo, con la faccia trasfigurata  e paonazza perdendo bave come un cane in iper salivazione.
Ma dicevo.
Gliel' ho preso in bocca. Prima in punta. Poi mentre lui si infervorava nei suoi deliri gelosi, glielo divorato tutto in un colpo, e risalendo gli ho fatto sentire i denti.
Si è zittito immediatamente, e subito dopo ,"Oh, Gesú."
E non era un' ovazione libidinosa alle mie arti fellatiane, ma una vera e propria preghiera.
Perchè ogni volta che sente i denti ha il terrore di essere evirato.
Manco fossi una squala. O una piranha. O una coccodrilla.
E giuro su al-Sisi che non ho mai ferito e/o evirato nessuno.
Con la bocca intendo, se  poi vogliamo parlare della mini sega rosa circolare che porto in borsetta, beh...nego tutto a prescindere e parlo solo in presenza del mio avvocato.
Però, il pompino con morso riesce sempre a fargli passare la sindrome schizofrenica da gelosia fantasy.

Forse dovrei brevettarlo.
Ma dite che dovrei fare bocchini al tipo che lavora all' ufficio brevetti?
No dai. Si vede che ho la boccuccia morsicatrice.


martedì 22 settembre 2015

La sorella, pazza, di Edward mani di forbici

Ieri, mentre ero con la mia amica a guardare Pechino express (si, mi piace), a sta estetista repressa viene in mente di farci una bella depilazione.
Ora. Non che non ne avessi bisogno alla patata, dopo mesi di pelo semi selvaggio per accontentare il camionista che alberga in Soo, ma ci sono modi e tempi.
E ieri sera non era nè il modo nè il tempo, però.
Lei si è messa di impegno. Millantando doti miracolose nella ceretta  brasiliana.
Io con i sudori freddi. Perchè la ceretta lí, è cosa delicata. E io me la faccio da sola almeno dal 1920, quando a Parigi  mi lanciavo in serate letterarie in qualche Bistrò, fermente di vita.
Nessuno e dico nessuno mi ha mai depilato la patata.
Nessuno.

Forse la Maria.
Forse il pieno di gelato al cioccolato fondente che mi ha messo in crisi tutto il sistema glicemico rendendomi craniolesa.
Insomma, non so come mi sono trovata stesa sul divano e lei sopra a guardare con aria assassina il mio boschetto delle fate.
Non so come ho potuto fidarmi di una che fa pompini solo ciucciando la punta e nemmeno da qualche morsetto sparso o si interessa ai testicoli sotto.
Cioè, converrete con me che una cosí non è affidabile, ma tant'è.
Mi sono fatta depilare e a metá dell opera, le ho tirato una testata finendola seppellendola sotto una colata di cera bollente rosa, al titanio.

Io. 
Non ho mai patito.
Cosí.
Tanto.
Il risultato lo si vede nella foto sotto dove la mia pelle sembra quella di una che ha il vaiolo.
O la peste, a vostra scelta.
E sembro pure bruciata.
Ho messo una crema antibiotica, e vediamo come va.
Che poi.
La cosa piú brutta è la depilazione a metá.
Maledizione a me e alle amiche schizofreniche.





Oggi c'è il sole (non è vero)



mercoledì 16 settembre 2015

Libri, libri e ancora libri

Forse sará la fine dell estate.
Forse sará che il compleanno (mio) si avvicina.
Forse sará che sto diventando davvero una fottutissima eremita sociopatica.
Non so.
È un periodo che di nuovo non amo la gente.
Non li sopporto proprio.
Non sopporto quello che dicono. Fanno.
E allora come una novella Leopardi, senza gobba però, mi immergo nella lettura.
Normalmente leggo una decina di libri l'anno, e tutti saggi. O storia. O politica.
Non amo i romanzi, mi annoiano abbastanza, ma in periodi come questo divento bulimica letteraria e in un mese faccio fuori 2/3 libri, letti contemporaneamente.
Non che abbia tutto sto tempo, ma non guardo televisione se non una manciata di programmi, e ho la lettura veloce.
Ammetto. Dono gran figata.
Soo ormai da qualche anno mi ha impedito di portare libri a casa.
Ne siamo invasi. E sono tutti miei. Che tengo come se fossi una accumulatrice seriale della carta stampata.
Se andiamo in giro non mi frega nulla di scarpe, vestiti e tutte quelle cose che in genere alle femminucce piacciono.
No.
Io sbavo davanti alle librerie.
Allora mi sono organizzata e sfogo la mia bulimia con gli e-book.
Uno scrittore che mi piace moltissimo leggere è Carmelo Abbate.
Sto leggendo Golgota e ve lo consiglio caldamente.
Nulla di quello che ha scritto mi ha stupito.
Quando ancora in Italia si negava lo scandalo dei preti pedofili, io giá facevo "comizi" sul fatto che giovanni paolo (il minuscolo è voluto e lui l'ho sempre considerato uno dei peggi) ne nascondeva a iosa in vaticano, non solo non facendo nulla ma proteggendo sti schifo che bruciassero tutti all'inferno.
Ricordo la difesa contro ogni logicitá dei cattolici con cui mi confrontato, che negavano anche l'innegabile in una presa di posizione da vomito.
Smetto di parlarne perchè mi viene ancora l'urto di nervi, alla luce poi del fatto che non solo il fenomeno era tristemente vero, ma ha assunto proporzioni bibliche, per restare in tema.
Quindi vi consiglio fortemente Golgota.
Lettura dura. Pesante. Soprattutto per chi ha dei figli e per chi ha la scintilla di vita sinaptica.
E poi voglio consigliarvi un altro libro, che invece è un romanzo.
E che stranamente mi è piaciuto moltissimo.
Non conoscevo l'autore e ringrazio chi me lo ha fatto conoscere.
Donato Carrisi.
Ho appena finito il tribunale delle anime.
Gran bel libro.
Ora sto decidendo che cosa leggere.
Di Golgota sono a circa metá libro, Donato Carrisi appena finito e sento l esigenza di qualcosa di leggero, per contro bilanciare Abbate, che ripeto è una lettura emotivamente impegnativa.
Credo che comincerò Olympos, di Giorgio Ieranò.
Sono circa 200 pagine, una passeggiata che  finirò in qualche giorno,  e parla degli dei dell'Olimpo ma non in chiave "storica", ma in maniera gossippara.
Ora basta.
Ho scattato foto anche degli altri libri, ma il mio adorato prezioso non me le carica.
Editerò stasera.
Scrivere di libri e non far vedere le copertine non è una roba seria.
E le altre foto non sono " censurate".
Perchè non si vive mica di sola lettura no?
O almeno.
Io.
Decisamente.
No.

lunedì 31 agosto 2015

Basta. Anno nuovo vita nuova

Si, lo so che non è capodanno ma chi se ne frega.
Pensate fuori dagli schemi.

Stamattina, dopo aver passato una domenica tipo ameba pigra, quindi il massimo del nulla, mi sono svegliata piena di buoni propositi per l anno nuovo, che per me parte da oggi.
Guardandomi allo specchio, nudissima, ho deciso che:
Mi taglio i capelli e figa semi pelosa.
Il taglio capelli deciso da me, la figa semi pelosa decisa da Soo, che rimane un estimatore del pelo.

Buon anno a tutti